L’ILO adotta il “Patto globale per l’occupazione”

Di fronte alla prospettiva di una crescita prolungata della disoccupazione, della povertà e della diseguaglianza, e di fronte alla chiusura di molte aziende, l’ILO ha adottato oggi il Patto globale per l’occupazione concepito per orientare le politiche nazionali ed internazionali destinate a stimolare la ripresa economica, a creare nuovi posti di lavoro e a proteggere i lavoratori e le loro famiglie.

Comunicato stampa | 19 giugno 2009

GINEVRA (Notizie dall’ILO) – Di fronte alla prospettiva di una crescita prolungata della disoccupazione, della povertà e della diseguaglianza, e di fronte alla chiusura di molte aziende, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha adottato oggi il Patto globale per l’occupazione concepito per orientare le politiche nazionali ed internazionali destinate a stimolare la ripresa economica, a creare nuovi posti di lavoro e a proteggere i lavoratori e le loro famiglie.

“Dobbiamo agire tempestivamente per favorire la ripresa economica e la creazione di nuovi posti di lavoro e alt contempo è indispensabile porre le basi per per una economia globale più attenta all’ambiente, più equilibrata, più giusta e sostenibile”, ha affermato Juan Somavia, Direttore Generale dell’ILO. “Questo Patto ci mostra la via, una via tracciata da tutti i membri dell’ILO e basata su politiche già sperimentate”.

Il Patto Globale per l’Occupazione è stato adottato a seguito al grande supporto espresso dai capi di stato e di governo, dai ministri del lavoro, dai rappresentanti degli imprenditori e dei lavoratori durante il vertice dell’ILO sulla crisi globale dell’occupazione. Allo stesso tempo, il vertice si è chiaramente pronunciato a favore di un maggior coinvolgimento dell’ILO al G20, come follow-up all’incontro di Londra dello scorso aprile, durante il quale, sulle questioni dell’occupazione e della protezione sociale, è stato lanciato un appello all’ILO di “lavorare con le alter organizzazioni rilevanti per un esame delle misure già adottate e di quelle necessarie per il futuro”.

“Siete voi, gli attori dell’economia reale, che ci farete uscire dalla crisi” ha affermato Somavia davanti ai 4000 delegati dei 183 paesi membri dell’ILO che hanno partecipato alla Conferenza Internazionale del Lavoro. “Voi rappresentate i lavoratori e le famiglie, gli imprenditori e le imprese, e i governi. I leader mondiali ci hanno detto che è necessario un cambiamento, che è necessario combinare maggiori opportunità di lavoro e la protezione sociale con degli investimenti e una crescita che consentano di trovare soluzioni di lungo termine per questa crisi. Questa è la nostra sfida attuale e il nostro mandato per il futuro”.

Il Patto Globale per l’Occupazione rappresenta la risposta più rapida e completa a una crisi economica mai adottata prima nei 90 anni di attività dell’ILO. Il Patto chiede ai governi e alle organizzazioni dei lavoratori e degli imprenditori di lavorare insieme per combattere la crisi globale del lavoro attraverso politiche in linea con l’Agenda dell’ILO sul Lavoro Dignitoso.

Prima dell’adozione del Patto, l’ILO aveva diffuso un rapporto mettendo in evidenza un aumento senza precedenti della disoccupazione globale e la persistenza di livelli di povertà molto elevati. Somavia ha fatto notare che, anche se si registrasse una ripresa economica a partire da quest’anno o dal prossimo, la crisi dell’occupazione potrebbe protrarsi per ulteriori 6-8 anni. Ha anche aggiunto che con 45 milioni di nuovi disoccupati ogni anno – di cui la maggior parte sono giovani – l’economia globale dovrebbe creare 300 milioni di nuovi posti di lavoro nei prossimi cinque anni solo per tornare ai livelli di disoccupazione del periodo precedenti alla crisi.

Durante la Conferenza ci sono stati numerosi dibattiti sul ruolo delle imprese, sulle politiche per l’occupazione, sulla protezione sociale, sui diritti del lavoro, sul dialogo sociale, sulla cooperazione allo sviluppo e sul coordinamento a livello regionale per affrontare la crisi dell’occupazione.

Il Patto Globale per l’Occupazione propone una serie di misure per rispondere alla crisi che ciascun paese può adattare alle proprie necessità e situazione. Non si tratta di una soluzione unica adatta a tutti, ma di un portafoglio di proposte basate su esempi di successo, concepiti anche per informare e sostenere azioni a livello multilaterale.

L’attuazione del Patto globale rende necessaria l’adozione di misure volte preservare l’occupazione, dare sostegno alle imprese, accelerare il processo di creazione e il recupero di posti di lavoro, intensificando la protezione sociale soprattutto per i più vulnerabili e garantendo l’uguaglianza di genere.

Il Patto sollecita, inoltre, “l’adozione a livello internazionale di un sistema di regolamentazione e di controllo del settore finanziario. Al servizio dell’economia reale, la finanza sarà allora in grado di promuovere le imprese sostenibili e il lavoro dignitoso, e di garantire una maggiore tutela del risparmio e delle pensioni”. Si evidenzia anche la necessità della cooperazione per “promuovere scambi e mercati efficienti e ben regolamentati a vantaggio di tutti” ed evitare il protezionismo. È inoltre necessario il passaggio ad un’economia a bassa emissione di carbonio e rispettosa dell’ambiente, allo scopo di accelerare la ripresa dell’occupazione.

Il Patto esorta i governi ad adottare misure come: investimenti in infrastrutture pubbliche, programmi speciali di occupazione, intensificazione della protezione sociale e applicazione del salario minimo. Interventi di questo tipo, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, possono ridurre la povertà, stimolare la domanda e contribuire alla stabilità economica.

Si invitano i paesi donatori e le agenzie multilaterali a considerare la possibilità di finanziare l’attuazione di queste raccomandazioni e opzioni politiche, andando oltre le risorse già stanziate in risposta alla crisi.

“Gli imprenditori supportano il Patto Globale per l’Occupazione, in quanto rappresenta un contributo fondamentale nell’ambito delle risposte politiche volte alla ripresa economica”, ha affermato Daniel Funes de Rioja, vicepresidente (datori di lavoro) del Comitato plenario sulle risposte alla crisi “Gli sforzi congiunti di imprenditori, sindacati e governi hanno permesso di individuare strategie concrete e realistiche per affrontare la crisi. Con la sottoscrizione del Patto Globale per l’Occupazione si deve cominciare a lavorare duramente. La sfida per l’ILO, i sindacati, gli imprenditori e soprattutto i governi, consiste oggi nel tradurre questo impegno in misure in grado di creare reddito e posti di lavoro, contribuendo così alla ripresa economica. Noi imprenditori siamo pronti a fare la nostra parte”.

“Non solo ai governa, ma a tutte le donne e gli uomini stiamo inviando un messaggio di visione, di cambiamento e di realismo” ha affermato Leroy Trotman, Vicepresidente (dei lavoratori ) del Comitato plenario sulle risposte alla crisi “Oggi il Patto è soltanto un pezzo di carta. Noi governi, lavoratori ed imprenditori dobbiamo trasformarlo in realtà. Questo implica un impegno dei governi a favore del dialogo sociale e un mercato del lavoro con istituzioni forti. La ripresa economica richiede una crescita della domanda aggregata sulla base di salari più elevati, e deve fondarsi su protezione sociale, dialogo sociale e negoziazione collettiva. A tal proposito non devono esserci ingerenze da parte degli imprenditori quando i lavoratori si organizzano per rappresentare collettivamente i propri interessi. Se falliremo a pagarne le spese sarà l’intera collettività. Se avremo successo sono sicuro che gli storici del futuro diranno: l’ILO ha portato a termine il suo mandato”.

Il Direttore Generale dell’ILO, ha affermato che l’ILO deve assistere quei costituenti che richiedono supporto per l’attuazione del Patto globale per l’occupazione ed è chiamata a collaborare con le altre agenzie multilaterali. Juan Somavia ha inoltre posto l’accento sul fatto che il Patto non dice “quanto i governi devono spendere, ma il modo in cui dovrebbero farlo”.

“Abbiamo bisogno di dar vita a questo impegno” ha dichiarato il Direttore Generale dell’ILO “Siamo tutti responsabili per il futuro. Insieme possiamo effettivamente realizzare le nostre aspirazioni comuni. Il nostro mandato è quello di agire subito e insieme, e sono sicuro che ci riusciremo”.